17-06-2024
Scuola Tennis Marfisa: il successo della tradizione
La conversazione continuò su questo tono fino a esaurimento completo delle presentazioni, incluse quelle di Carletto Sani e Tonino Collevatti, definiti da Micòl come le due speranze del tennis ferrarese. Queste le parole di Giorgio Bassani usate in un passaggio del celebre romanzo Il giardino dei Finzi Contini a proposito di due giocatori del Tennis Club Eleonora dEste, nome usato nella finzione letteraria per il T.C. Marfisa, il circolo che diede allautore la gioia di esserne socio e vincitore di tornei sociali, ma anche il dolore dellallontanamento in quel 1938, anno della promulgazione delle leggi razziali. Già allepoca il circolo di via Saffi era un punto di riferimento e di aggregazione per il tennis cittadino e già cerano giocatori definiti speranze. Oggi a più di novanta anni di distanza e in prossimità del centenario questa atmosfera ricca di storia, personaggi e tradizione si percepisce ogni qual volta si varchi il cancellino dingresso. Custodire e mantenere vivo tutto ciò a volte può comportare un rischio di isolamento ma questo al Tennis Club Marfisa, grazie ai vari consigli direttivi susseguitesi nel tempo, non è successo. Ne sono testimonianza il numero di soci in continuo aumento, ma soprattutto il volume raggiunto della Scuola Tennis. I giovani tennisti, o per dirla alla Bassani le speranze, sono la linfa del circolo: imparano uno sport meraviglioso, lo praticano in maniera agonistica, partecipano alle competizioni a squadre e sopratutto crescono allinterno di un ambiente di cui potranno essere i soci adulti di domani. Investire nella Scuola Tennis risulta quindi di fondamentale importanza per la vivacità, la competitività e il futuro del circolo. Nel corso 2023-2024 sotto la guida degli istruttori Emiliano Spettoli, Giulio Leati e Stefano Zagagnoni sono scesi in campo più di 90 ragazzi e ragazze tra gli otto e i diciotto anni, molti dei quali hanno partecipato con ottimi risultati a tornei e a campionati a squadre di categoria. Per alcuni di loro cè stato anche il debutto in competizioni maggiori a fianco di soci adulti, questo a testimonianza dellottima qualità di gioco raggiunta da un gruppo di ragazzi e ragazze che a pieno titolo possono essere chiamati vivaio. Mattia Costa, Matilde e Francesca Gaudiomonte, Laura Garofalo e Pietro Vancini tra i giocatori che hanno mostrato la miglior crescita agonistica durante lanno; Aurora Gargiulo, Pietro Finzi Contini, Federico Roversi e Alessandro Furini tra quelli che hanno raggiunto ottimi risultati individuali e a squadre. Come ogni anno la festa di chiusura Scuola è coincisa con i tornei finali e con lassegnazione del Trofeo Jacopo Ceccarelli allallievo più meritevole: Pietro Vancini. Trofeo che insieme alla Coppa Felisi e alla coppa Parmeggiani Sciaudone completa il tris della tradizione.